lunedì 29 dicembre 2008

gas-nevada

alla luce dei fatti, Berlusconi grande amicò di Gheddafi e del suo gas come si schiererà?
visto la difficoltà di potersi schierare con Hamas e con i suoi amici in primis i libici
difficilmente farà uscire l’Italia dalle politiche del Mediterraneo. Dopo che gli egiziani non hanno fatto atterrare un aereo libico di aiuti per Gaza, gli schieramenti politici si vanno delineando, Israele trova comprensione dall’Egitto e dal’anp, Berlusconi si dovrà schierare , e gia si prefigura il mediatore culturale tra il medioevo di Hamas e i nostri giorni.
Se non si schiera contribuirà a diffondere un senso di colpa attraverso i suoi media, in pratica chi usa il gas libico ( saranno molti, visto la crisi che si profila con il gas russo)
Un senso di colpa dicevo che li farà sentire come dei finanziatori del terrorismo un pò come i trafficanti e gli spacciatori di eroina.

sabato 13 dicembre 2008



La mostra di Mauro Nunziati inaugurata ieri è senza altro un avvenimento che merita più.
Le installazioni erano di qualità grafica, è di buon livello estetico il fondere pittura contemporanea con la ricerca grafica del liberty negli effetti di luce della scuola di Nancy di fine 800.
Nella pittura si coglie la persona nella solitudine del xx secolo che trova un ruolo e un ritmo disincantato tanto da essere la persona l’anima e la realizzazione dell’incanto.
In complesso una situazzione da vedere a Sansepolcro in via dei servi 18

mercoledì 3 dicembre 2008

L’ultima pensata di Berlusconi è la regolamentazione di internet, come i programmi isterici degli iraniani anche Berlusconi teme la libertà di internet e l’apertura mentale che deriva dall’utilizzo della rete, cosa puo avere da aver paura e volere la regolamentazione?
1- Cerca di operare sul gap tecnologico dell’industria italiana, gap dovuto ad anni di incuria nei fondi alla ricerca e con gli attuali tagli il gap non potrà che aumentare, cercando con questa patetica mossa di dare un immagine di instabilità nel la rete e quindi nei prodotti collegati (hardware), ed incanalare gli acquisti in altri prodotti che comunque di fabricato in italia non hanno molto (non a caso il Milan è stato invitato a giocare in Vietnam)
2- Il monopolio della notizia e dell’informazione si affievolisce con l’aumentare dell’offerta di informazione e di controllo del territorio da parte di terzi che non sono lo stato, è Berlusconi cera di fare con la politica una fantasia , cerca di far sentire più sicuri le forze dell’ordine sotto natale facendo leva su i più alti valori di onestà che tradotto vuol dire che faranno altri tagli e che se non avranno i pezzi di ricambio delle macchine o i giubbotti antiproiettile e dovranno buttare il loro sasso come fece l’eroico Balilla se coinvolti in una sparatoria .
3-socializzare in internet porta ad un’altra visione della filosofia della vita, chiunque sarebbe felice di conoscerla, essa sfugge ai signori della pubblicità poiché quello che hanno studiato diventa obsoleto in poco tempo i nuovi rapporti sociali e la maggior capacità critica che consegue ad un utente della rete nei riguardi di chi usa solamente la televisione porta ad dei diversi livelli di uso delle capacità cognitive che portano in risalto la passività del soggetto che guarda la televisione , neanche il vecchi soggetto che leggeva molti libri si può paragonare al nuovo tipo di intellettuale che si avvince dalla rete numerosi sono i blogher quindi gente che comunque scrive a macchina cosa prima impensabile.
E’ dunque la paura che non ci sia libertà di creare una realtà come quella del libro di Orwel “1984” ? o semplicemente la malsana idea di tassare internet ?

mercoledì 2 luglio 2008

povera Europa , impronta digitale


Della filosofia europea non sembra cambiato niente dal 1900.
I filosofi continuano a sbracciarsi ed urlare insieme agli psicologi e sociologi , ma la filosofia alla moda resta sempre la vecchia Europa della caccia alle streghe.
Se la il fascino del male che attira tutte queste masse di ignoranti ci fa capire il perché degli sbagli nelle politiche ambientali.
Non vedo la differenza tra un leghista e uno che abita in un campo rom, i campi rom sono lo specchio della testa delle destre
Più tosto c’è da chiedersi quando prenderanno le impronte ai diplomati e ai laureati o a chi ha letto più di un libro che non sia la bibbia o i vangeli o a chi abbia conoscenze darwiniane.

sabato 31 maggio 2008

povera Europa, vogliono di nuovo la culla del nazismo

E’ significavo che la vendita della Buitoni da parte della Nestlè, avvenga in un periodo di intolleranza razziale con il ritorno dei reati etnici che vede l’Italia richiamata da Bruxeles.
Chi conosce la storia dei danni fatti dalla Nestlè in africa cosa si aspettava? Si contava forse sull’intervento delle curie che preparano la ascesa di un papa extra europeo col solito modo “ tu non sei non sai noi ti diamo valori ” in cambio di cosa in cambio di niente di un apporto morale che in effetti non esiste ma si risolve solo in un preparativo politico per l‘avvento di un papa extracomunitario, oltre il danno la beffa?
L’a volontà della Nestlè di portare via il marchio toglie la possibilità morale ad un eventuale acquisto di cooperazione-operai-enti locali-stato
E quindi si resta senza fabrica con il carma negativo di aver aperto le porte alla Nestlè.

mercoledì 7 maggio 2008

BUITONI

La scelta politica fatta dagli industriali nei riguardi della Buitoni è senz’altro di chiusura della fabbrica e di annichilimento degli operai e dei sindacati che si porterebbero una ben costruita colpa.
Il problema della Buitoni è che si trova in Toscana regione quanto mai esposta ad attacchi politici da destra e ne fa quindi un potenziale obbiettivo di pressione politica. Non quindi un problema economico di un azienda che è sana ma proprio il suo essere sana ne fa il capro sacrificale sul l’altare del neo liberalismo mistico-capitalista.
Fanno altre si bene ad opporsi ad un acquisto dei napoletani che completerebbero la loro distribuzione e tenderebbero a smantella re la fabbrica.
Resta il fatto che dopo il protezionismo nella trattativa di acquisizione della Alitalia e quanto mai difficile trovare acquirenti europei o stranieri e penso che la classe politica dovrebbe operare in tal senso per aggiustare i danni di immagine creati da un protezionismo quanto mai astratto quando serve e spesso di ripicca quando non serve.
Un partecipazione mista di operai e stato e forse di qualcuno interessato nell’acquisto della Buitoni sarebbe auspicabile, tanto poi si può sempre rivendere.

Leed Zeppelin ora e sempre

E alla fine siamo tutti come Crosby... Vabbè magari uno più tondo uno più magro però a parte gli scherzi non dimentichiamo che erano gli ...