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sabato 11 ottobre 2025

A volte ritornano, Teschio Rosso e Idra una realtà del nostro tempo

Il Primo Ministro Netanyahu è stato in passato (nel 2015) al centro di una controversia internazionale per aver suggerito che Adolf Hitler inizialmente volesse solo espellere gli ebrei, ma fu convinto alla "Soluzione Finale" dal Muftì di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini. Questa affermazione è stata respinta con forza dagli storici, dal governo tedesco e dall'opposizione israeliana, che l'hanno accusato di minimizzare la responsabilità di Hitler e di compiere una "pericolosa distorsione storica". Netanyahu ha successivamente ritrattato, chiarendo che Hitler restava l'unico responsabile. E io dico che si cerca di minimizzare le responsabilità della chiesa cattolica e delle chiese europee e orientali, Hitler aveva capito che cavalcare l’antisemitismo era trasversale riguardo le varie chiese e anche l’Islam , che avrebbe dato facilitazione alle sue politiche espansive. Del resto questo metodo è utilizzato anche da politici contemporanei certamente con finalità molto meno cruente, insomma cavalca le religioni è ottieni voti Le Conseguenze Politiche: Le critiche rivolte al governo israeliano e a Netanyahu in particolare, non riguardano tanto un complotto per annullare la Shoah, quanto piuttosto le politiche attuali (come la gestione della guerra, la politica degli insediamenti e le riforme interne), che, secondo alcuni critici, stanno portando a un maggiore isolamento internazionale di Israele e mettono a rischio la sua immagine democratica. In conclusione, è chiaro che Netanyahu cerca alleanze con governi di destra a livello internazionale, e le sue azioni hanno talvolta suscitato pesanti accuse di distorsione storica (in un caso specifico sulla Shoah) o di violazione del diritto internazionale. Tuttavia, l'idea di un unico "complotto nazista" orchestrato da tutti questi governi per minare Israele attraverso il revisionismo storico rimane una teoria del complotto non supportata da prove di un piano segreto congiunto però non è da escludere dato l’ entourage di Trump

lunedì 2 giugno 2025

Il DDL " Sicurezza" e le leggi antimafia

La questione del perché un governo possa prioritizzare un DDL Sicurezza con un certo taglio, piuttosto che inasprire le leggi antimafia esistenti, è complessa e può essere analizzata sotto diversi profili: politico, sociale, e strategico. Le priorità politiche e la percezione della sicurezza * Risposta a un'esigenza percepita: Spesso, i DDL Sicurezza nascono dalla necessità di dare una risposta immediata a una percezione di insicurezza diffusa tra i cittadini, spesso amplificata da fatti di cronaca o da discorsi pubblici che enfatizzano fenomeni come microcriminalità, disagio sociale, o disordini durante manifestazioni. Inasprire le pene per reati che colpiscono direttamente la vita quotidiana dei cittadini (furti, occupazioni abusive, blocchi stradali) può generare un senso di maggiore protezione e ordine, anche se gli effetti reali sulla sicurezza complessiva possono essere dibattuti. * Consenso elettorale: Le misure "securitarie" tendono a godere di un certo consenso in ampie fasce dell'elettorato, in particolare tra chi chiede maggiore "pugno duro" e meno tolleranza verso condotte percepite come distruttive. Un DDL Sicurezza con un approccio repressivo può quindi essere visto come una mossa politica efficace per consolidare il proprio bacino elettorale e rassicurare l'opinione pubblica. * Ideologia politica: Le forze politiche di destra, che spesso sono al governo quando si propongono DDL Sicurezza di questo tipo, tendono a privilegiare un approccio alla sicurezza basato sulla repressione, sulla certezza della pena e sull'ordine pubblico. La sicurezza viene intesa principalmente come assenza di disordine e di violazione delle norme, piuttosto che come un insieme di condizioni sociali ed economiche favorevoli. Le critiche alle leggi antimafia e le loro complessità Le leggi antimafia in Italia sono tra le più avanzate al mondo, ma anche il loro inasprimento o la loro implementazione presentano sfide e problematiche: * Difficoltà nell'applicazione e complessità normativa: Il contrasto alla mafia richiede strumenti estremamente sofisticati (intercettazioni, sequestro e confisca di beni, protezione dei collaboratori di giustizia, analisi delle infiltrazioni economiche). L'inasprimento delle norme esistenti non è sempre la soluzione, se non si migliorano anche le capacità investigative e la cooperazione tra le diverse forze dell'ordine e la magistratura. Anzi, a volte l'eccessivo inasprimento può rendere le norme difficili da applicare o portare a questioni di costituzionalità. * Lotta "silenziosa": L'azione antimafia è spesso meno visibile e meno "spendibile" a livello politico immediato rispetto a misure che intervengono su fenomeni di ordine pubblico. Le operazioni antimafia sono complesse, durano anni e spesso si svolgono lontano dai riflettori, pur essendo fondamentali per la sicurezza a lungo termine del paese. * Infiltrazioni e connivenze: Il problema delle mafie non è solo di natura penale, ma anche socio-economica e politica. Inasprire le leggi è utile, ma non risolve il problema delle infiltrazioni nel tessuto economico-sociale e delle eventuali connivenze a vari livelli, che richiedono un'azione culturale, politica e di controllo ben più profonda. * Codice antimafia e sue criticità: Sebbene il Codice delle leggi antimafia sia uno strumento potente, ci sono sempre dibattiti sulla sua attuazione e sull'efficacia di alcune sue parti. Ad esempio, le interdittive antimafia, sebbene fondamentali per bloccare le infiltrazioni nell'economia, sono spesso oggetto di ricorsi e discussioni sulla loro applicazione e sui diritti dei soggetti colpiti. Non si tratta tanto di inasprire, quanto di rendere più efficaci e rapide alcune procedure. * Misure preventive vs. repressive: Le leggi antimafia sono in gran parte preventive (sequestro e confisca di beni, misure di prevenzione personali) oltre che repressive. Spesso i DDL Sicurezza tendono a focalizzarsi più sulla repressione di reati "visibili" e sulla percezione di ordine, piuttosto che su un'azione preventiva e di lungo periodo contro fenomeni criminali complessi come la mafia. Differenza di approccio In sintesi, la decisione di spingere un DDL Sicurezza con un certo focus, piuttosto che inasprire le leggi antimafia, può nascere da: * Priorità politiche e mediatizzazione: Il DDL Sicurezza risponde a una domanda di sicurezza più "visibile" e immediatamente percepibile dai cittadini, e si presta meglio a una comunicazione politica di "risultati" rapidi. Le leggi antimafia operano su un piano più profondo, meno spettacolare, ma strutturalmente più rilevante. * Target diversi: Il DDL Sicurezza mira a colpire comportamenti che generano disordine sociale o microcriminalità, ma anche il dissenso o le proteste. Le leggi antimafia sono specifiche per il contrasto alla criminalità organizzata. * Strategie di controllo sociale: Alcuni critici sostengono che i DDL Sicurezza, con il loro focus sulla repressione di manifestazioni, occupazioni e "resistenza passiva", possano essere utilizzati non solo per garantire l'ordine, ma anche per limitare il dissenso sociale e la libertà di espressione, aspetti che raramente sono l'obiettivo primario delle leggi antimafia. Non è un'alternativa secca tra "sicurezza" e "antimafia", ma piuttosto una questione di quali aspetti della sicurezza un governo decide di privilegiare e con quali strumenti. Le critiche della sinistra spesso evidenziano come l'attuale DDL Sicurezza possa avere un impatto negativo sui diritti civili, mentre l'efficacia sul fronte della sicurezza reale (intesa anche come contrasto alla criminalità organizzata) non sarebbe garantita, o comunque non sarebbe la priorità principale.

sabato 24 maggio 2025

A proposito di una società

https://www.open.online/2025/05/24/new-york-turista-tortura-john-woeltz-motosega/ Era suo socio , è stato tenuto in un appartamento dal costo di 30-40 Mila euro al mese, cioè ci rendiamo conto? C'è un abisso io faccio fatica ad arrivare a fine mese, c'è una forbice che oramai non si può parlare di una società coesa, anche se non rimpiango ciò che ho fatto nel 1982 - 83 questo mi dà da.pensare senza entrare in facili paragoni sulla povertà diffusa perché dovrei sentirmi anche a livello nazionale legato in qualche modo a gente che ha migliaia di euro e si sente meglio di me e non ha i miei problemi e se crepo non gli frega niente. E poi l'uso della tortura per risolvere una controversia e se si tratta di rapina è anche peggio sono avidi senza fiducia e rispetto per le istituzioni hanno una mentalità che i troppi soldi hanno trasformato in criminali senza etica se non il fatto che dio li ha fatti ricchi ne gli altri sono dei pezzi di merda, lo scarto di una lavorazione fatta dal divino che poi è in perfetta regola col pensiero di Trump

mercoledì 16 aprile 2025

Cosa succede nelle università USA ??!!

tutta la retorica possibile per esternare la mia solidarietà con l'università di Howard e le altre università che lottano conto l'oscurantismo di un governo che cerca di trovare più clienti per i vari predicatori. lo scritto che segue è stato fatto con l'ausilio della IA. Negli ultimi anni, c'è stata una crescente preoccupazione riguardo alle interferenze politiche nelle università americane. Queste interferenze possono manifestarsi in vari modi: * Pressioni sul curriculum e sulla ricerca: Funzionari politici e legislatori, spesso a livello statale, hanno cercato di influenzare ciò che viene insegnato e studiato nelle università. Ciò include tentativi di limitare la discussione su argomenti ritenuti controversi, come la razza, il genere e la storia americana, o di promuovere particolari narrazioni. In alcuni casi, sono state introdotte leggi per vietare l'insegnamento di "concetti divisivi". * Tagli ai finanziamenti: Le università pubbliche dipendono in parte dai finanziamenti statali. In alcuni casi, i finanziamenti sono stati minacciati o ridotti in risposta a decisioni universitarie o attività di docenti e studenti che non si allineano con le opinioni politiche di alcuni funzionari. * Nomine politiche nei consigli di amministrazione: I consigli di amministrazione delle università pubbliche sono spesso nominati da funzionari politici. Queste nomine possono portare a una maggiore influenza politica sulle decisioni universitarie, comprese le assunzioni di personale, le politiche accademiche e la gestione finanziaria. * Attacchi retorici e indagini: Alcuni politici hanno pubblicamente criticato le università, accusandole di indottrinamento ideologico o di essere troppo "liberal". In alcuni casi, sono state avviate indagini da parte di enti governativi su specifiche università o programmi. * Pressioni legate a conflitti internazionali: Eventi geopolitici, come la guerra a Gaza, hanno portato a forti pressioni politiche sulle università riguardo alla gestione di proteste studentesche e accuse di antisemitismo o islamofobia. Ciò ha comportato richieste di licenziamenti di docenti e amministratori e minacce di congelamento dei finanziamenti federali. Influenza del Governo Americano sugli Studi Sociali: Il governo americano influenza gli studi sociali nelle università attraverso vari meccanismi, principalmente tramite i finanziamenti e le politiche: * Finanziamenti federali per la ricerca: Agenzie federali come la National Science Foundation (NSF) e i National Institutes of Health (NIH) forniscono ingenti finanziamenti per la ricerca nelle scienze sociali e comportamentali. Le priorità di finanziamento di queste agenzie possono indirettamente influenzare le aree di studio su cui i ricercatori si concentrano. Ad esempio, l'NSF finanzia un'ampia gamma di ricerche nelle scienze sociali attraverso la sua Direzione per le Scienze Sociali, Comportamentali ed Economiche (SBE). * Politiche educative e standard: Il governo federale, sebbene non abbia un controllo diretto sul curriculum universitario, può influenzare indirettamente gli studi sociali attraverso politiche educative a livello di istruzione primaria e secondaria. Queste politiche possono a loro volta influenzare la preparazione degli studenti che accedono all'università e le aree di interesse degli studenti universitari. * Raccolta e analisi di dati: Agenzie governative raccolgono e analizzano dati sociali ed economici che sono fondamentali per la ricerca nelle scienze sociali. La disponibilità e la qualità di questi dati possono influenzare le direzioni della ricerca. * Coinvolgimento di scienziati sociali nella definizione delle politiche: Il governo impiega scienziati sociali e si avvale della loro expertise per informare le politiche pubbliche in vari settori. Questo può creare un legame tra la ricerca accademica e le priorità governative. * Legislazione e mandati: In alcuni casi, il governo può emanare leggi che influenzano indirettamente gli studi sociali. Ad esempio, leggi relative ai diritti civili o all'immigrazione possono stimolare la ricerca e l'analisi nelle scienze sociali. Preoccupazioni e Dibattiti: Esiste un dibattito continuo sull'equilibrio tra la necessità di responsabilità e l'importanza dell'autonomia accademica. I critici delle interferenze politiche sostengono che queste minacciano la libertà accademica, l'obiettività della ricerca e la capacità delle università di svolgere un ruolo critico nella società. Essi temono che la politicizzazione della ricerca possa portare a una soppressione di risultati scomodi o non allineati con le agende politiche. D'altra parte, alcuni sostengono che, poiché le università pubbliche sono finanziate con denaro dei contribuenti, è legittimo che i rappresentanti eletti abbiano una certa voce in capitolo su ciò che viene insegnato e studiato. Essi possono anche sostenere che alcune aree di ricerca sono più rilevanti o utili per la società di altre e che i finanziamenti pubblici dovrebbero riflettere queste priorità. In conclusione, le università americane sono soggette a varie forme di interferenza politica, e il governo influenza gli studi sociali principalmente attraverso i finanziamenti per la ricerca e le politiche correlate all'istruzione e alla raccolta dati. Questo è un tema complesso con implicazioni significative per l'autonomia accademica e la produzione di conoscenza nelle scienze sociali.

venerdì 21 marzo 2025

Se non donate qualche € evidentemente non piace quello che scrivo

Se non donate qualcosa in € vuol dire che non piace quello che scrivo nelle mia descrizione delle opere d'arte e quindi non scrivo più niente. Se pensate invece che ciò che svrivo dell'arte dia interessante fonate qualcosa e io continuerò a scrivere

martedì 7 gennaio 2025

Come fa'? AI--IA 🐴

John Elkann nel CdA di Meta. Mark Zuckerberg: «Porterà esperienza nell’Intelligenza Artificiale» https://www.open.online/2025/01/07/meta-john-elkann-cda-mark-zuckerberg/0
Di già IA ti dice un sacco di stronzate e non ti dice le cose che vuoi veramente, se scrivi un libro con IA sarà banale è meglio la tua biblioteca e se ti manca un libro vai su Google book. Immagina un cervello globale di imbecilli che fa da mare dove nuotano i pesci soldi e i pescatori che si sono preparati le nasse per prendere i soldi da quest' acqua cultura

A volte ritornano, Teschio Rosso e Idra una realtà del nostro tempo

Il Primo Ministro Netanyahu è stato in passato (nel 2015) al centro di una controversia internazionale per aver suggerito che Adolf Hitler ...