sabato 31 maggio 2008

povera Europa, vogliono di nuovo la culla del nazismo

E’ significavo che la vendita della Buitoni da parte della Nestlè, avvenga in un periodo di intolleranza razziale con il ritorno dei reati etnici che vede l’Italia richiamata da Bruxeles.
Chi conosce la storia dei danni fatti dalla Nestlè in africa cosa si aspettava? Si contava forse sull’intervento delle curie che preparano la ascesa di un papa extra europeo col solito modo “ tu non sei non sai noi ti diamo valori ” in cambio di cosa in cambio di niente di un apporto morale che in effetti non esiste ma si risolve solo in un preparativo politico per l‘avvento di un papa extracomunitario, oltre il danno la beffa?
L’a volontà della Nestlè di portare via il marchio toglie la possibilità morale ad un eventuale acquisto di cooperazione-operai-enti locali-stato
E quindi si resta senza fabrica con il carma negativo di aver aperto le porte alla Nestlè.

mercoledì 7 maggio 2008

BUITONI

La scelta politica fatta dagli industriali nei riguardi della Buitoni è senz’altro di chiusura della fabbrica e di annichilimento degli operai e dei sindacati che si porterebbero una ben costruita colpa.
Il problema della Buitoni è che si trova in Toscana regione quanto mai esposta ad attacchi politici da destra e ne fa quindi un potenziale obbiettivo di pressione politica. Non quindi un problema economico di un azienda che è sana ma proprio il suo essere sana ne fa il capro sacrificale sul l’altare del neo liberalismo mistico-capitalista.
Fanno altre si bene ad opporsi ad un acquisto dei napoletani che completerebbero la loro distribuzione e tenderebbero a smantella re la fabbrica.
Resta il fatto che dopo il protezionismo nella trattativa di acquisizione della Alitalia e quanto mai difficile trovare acquirenti europei o stranieri e penso che la classe politica dovrebbe operare in tal senso per aggiustare i danni di immagine creati da un protezionismo quanto mai astratto quando serve e spesso di ripicca quando non serve.
Un partecipazione mista di operai e stato e forse di qualcuno interessato nell’acquisto della Buitoni sarebbe auspicabile, tanto poi si può sempre rivendere.

sabato 26 gennaio 2008

l’ulcera

Non pensavo che l’ulcera al duodeno potesse essere una cosa così grave, sono stato alcuni giorni che perdevo le forze è avevo necessità di appoggiarmi ad un bastone e una continua debolezza faceva sì che appena mi alzavo dalla poltrona ne ricadevo svenuto, un vortice di dolcezza mi prendeva, comunque decisi di parlare col mio dottore che mi consigliò il ricovero e mi dette appuntamento per il pomeriggio , l'elan vital prese il sopravento e mi fece andare all’ospedale di Sansepolcro, immediatamente. Al pronto-soccorso appena mi videro capirono e i affaccendarono con cannule e la endoscopia mi fece vedere bei paesaggi e la vidi un ulcera mi stava svuotando del mio sangue stando ai dottori ne avevo perso il 50% mi misero a letto e mi fecero le trasfusioni che con il mio allarme biologico che mi ha fatto correre in ospedale mi dette il piacere di essere vivo.
Si il piacere di essere vivo con un 73 ore di meno di lavoro sul contratto che con la distribuzione del monte ore nei mesi primaverili ed estivi che sono di punta per l’affluenza di turisti imposto dalla direttrice del museo “dott Betti” questi cambiamenti che mi fanno passare dei mesi da fame, lavoro per il comune da 11 anni e nel museo comunale da più di 5 anni a circa 600 euro al mese, senza possibilità di carriera e sono il più scolarizzato dopo la dott Mariangela Betti essendo l’unico in tutto l’edificio che ha il diploma dell’istituto d’arte è che ha dato gli esami di storia dell’arte all’università
Lo stipendio che era sui 7000 euro l’anno adesso raggiunge a malapena i 6000.
Questa la causa che si somma all’attentato alla Benazir Bhutto, che pensavo fosse contro di me il che vuol dire che al-qā‘ida riesce a filtrare attraverso l’amicizia col volontariato cattolico che pur di fare veleno non gli par vero.
Resta il fatto che troppi contatti contaminazioni e favori ci sono stati tra certi ambienti del cattolici sia di sinistra che di destra per non credere che non ci possano essere degli accomodamenti. In pratica al-qā‘ida e trattato non come la mafia che comunque è un suo finanziatore con tutti i vari
consumatori di droghe varie acquistate nel territorio italiano e nei territori coloniali delle mafie nostrane, che evidentemente fungono anche da raccolta dati e notizie per al-qā‘ida.
Difficilmente attaccheranno Roma perché si sta rivelando la gallina dalle uova doro in pratica la puttana di sempre, e per fortuna sono toscano, e se succede qualcosa alle nostre sinagoghe o del nord Italia, la colpa è da ricercarsi solo nelle politiche trasversali neopseudo-andreottiane e nella comunione di valori che unisce al-qā‘ida algli ambienti radicali cattolici, che con organizzazioni come l’opus dei hanno una forte influenza imprenditoriale nella Valtiberina

lunedì 21 gennaio 2008

venerdì 28 dicembre 2007

Valtiberina

venerdì 28 dicembre 2007

Valtiberina
Nella montagna una volta c’era più di una sorgente, di acqua limpidissima e tutta la valle attingeva alla sorgenti.
Un giorno i baroni cattivi decisero di monopolizzare le acque della montagna , l’acqua come tutto che da vita è monopolizzato. Con la scuola della filosofia femminista e la pubblicità ci fanno credere che io sono mia è la vita e che tutto deve passare per il controllo della politica dei favori, tu maschio o femmina sei fuori dal giro se non rientri nella categoria dei favori e delle servitù politiche, sovvertono la possibilità di una politica che non sia fondata sulle possibilità privilegiata di oppressione .
Sembra che nella Valtiberina non ci sia un organismo capace di sostenere progetti propositivi i signori del nostro futuro hanno fatto della negazione della oggettività una prassi che si riflette nella maturazione del territorio che si fa partecipe nella creazione di paura e nella voglia di tornare in valori cari all’occidente , i vari comparti della alta tecnologia sono stati volutamente scartati in favore di azioni politiche tese ha creare tensioni che se ancora sono impercettibili possono innescate strutture sociali fortemente bimodali e schizofreniche nei riguardi della democrazia

venerdì 14 dicembre 2007

La Gerusalemme celeste del sindaco Polcri

Il nostro sindaco Polcri (centro destra),invero molto ciclista,si è dato alla proiezione sulla terra della Gerusalemme celeste con la sistemazione dei sensi vietati e i parcheggi fuori dal centro storico della nostra Sansepolcro, senza creare piste ciclabili che sarebbe necessarie e preferendo fare della macchina un problema politico quasi incomprensibile e di alta filosofia politica e di difficile comprensione alle masse votanti, che quindi impegnate in questo difficile problema non possono aspettarsi dai politici una soluzione nelle semplici piste ciclabili.
Certo che le piste preferite dall’ enturage del sindaco come sono quelle della cocaina come ci hanno dimostrato ad agosto con l’arresto di G.E. proprietario della enoteca Guidi che arrotondava i profitti spacciando la cocaina a minorenni, uno o più di uno degli assessori di maggioranza della città di Sansepolcro ha difeso o meglio ha cercato di difendere G.E. dall’arresto da parte dei finanzieri tanto che dovettero intervenire altri finanzieri. E’ dunque con questa gente imbottita di mistiche pseudo verità e cocaina che si vuole risanare Sansepolcro?
Sindaco Polcri coraggio! faccia le piste ciclabili, qualcuno deve incominciare a cambiare il sistema se viene possibilità alla gente, non esisterebbe problema dei parcheggi in centro.

Quando i dazzi diventano ideologici? Con la Cina

essre accusati da una potenza che tiene molto a conto l'ideologia di attivare i dazzi sul' automotive delle sue esportazioni per id...