Come un serpente che si morde la coda e come medusa che si vede riflessa in uno specchio , le banche e le loro remore le agenzie di rating agitano lo spauracchio della crisi degli anni venti per cercare di arginare una situazione che potrebbe diventare una regola, la loro preoccupazione e che l’uscita della grecia, dall’euro non comporti nessun trauma ma che anzi la Grecia possa risollevarsi annegando i suoi debiti nel suo mare storico e continuando a vivere attrando di nuovo i finanziamenti delle banche, le banche anno paura più di tutti e invece la nostra paura e che la voglia di giustizia faccia apparire in fine le banche come delle poverine finanziate si dai soldi delle nostre tasse europee ma che subiscono un affronto al loro ‘onore’ e che quindi qualcosa in cambio bisogna pur dargli , come ad esempio un po’ di considerazione politica, magari come nel Giappone degli anni trenta e sappiamo cosa poi è sucesso quando le schibatzu le grosse finanziarie giapponesi anno preso il potere politico.
La visione voluttuosa di un comodo neo-medioevo dove i palazzi degli head center bancari svettano come torri dei baroni del trecento, non deve essergli estranea, il potere è la più terribile delle droghe è penso che pochi banchieri non siano con la scimmia sulle spalle.
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